Palermo è una delle più belle città della Sicilia e capoluogo dell’isola, metà favolosa per una vacanza e per le sue tantissime attrazioni, in relazione soprattutto alla sua storia millenaria e non servono molti motivi per convincersi a visitarla.
Una varietà di popoli che vi hanno abitato (fenici, greci, romani, arabi, normanni, spagnoli…) e che hanno lasciato traccia del loro passaggio nella Palermo antica e nel centro storico, nelle chiese e nei vicoli, nella lingua siciliana e nella cucina siciliana.
Il nostro consiglio è di lasciarsi andare e passeggiare, Palermo è splendida in ogni stagione, e se l’estate è calda, in inverno il meteo è eccezionale.
Palermo è una delle città italiane che merita assolutamente una visita nell’arco di una vita, il suo centro storico è il più grande d’Europa, e le sue bellezze sono veramente infinite. Camminando per le strade della città si possono notare le sue vicissitudini storiche, ma non sempre in vacanza si ha il tempo di vedere tutto ciò che si desidera per questo motivo, vogliamo consigliarvi alcuni luoghi da visitare assolutamente a Palermo nel corso della vostra vacanza.
Ecco la lista, scelta da noi, delle cose da vedere nel nostro capoluogo siciliano.
Teatro Massimo
Il più grande teatro lirico d’Italia e terzo per ordine di grandezza architettonica.
Visitare questo teatro equivale a vedere un complesso architettonico non solo di vaste proporzioni ma anche un gusto architettonico classico d’ispirazione greca e romana.
Elegante e rigoroso, possente per la sua struttura concepita con raffinato senso delle forme, si impone oltre che per essere un importante centro di produzione e di spettacoli, anche per la sua bellezza monumentale.
Piazza Politeama
Con il termine Piazza Politeama ci si riferisce allo spazio unitario che due piazze realizzano in quest’area: Piazza Castelnuovo e Piazza Ruggero Settimo, centro nevralgico della città e il luogo più famoso e frequentato da turisti e gente locale, dove sorge uno dei teatri-simbolo: il Politeama.
A Palermo è normale chiamare le piazze principali della città con altri nomi, nati da tradizione popolare o presi in prestito dal monumento che ospitano.
Cattedrale
La cattedrale di Palermo è dedicata alla Santa Vergine Maria Assunta in Cielo ed è situata proprio nel cuore antico della città.
Un’opera davvero maestosa che si sviluppa su un impianto basilicale suddiviso in ben tre navate e fin dalle sue origini, la Cattedrale di Palermo, ebbe funzioni di culto e di fortezza, nonché quella di tempio funerario dedicato al re ed alla sua famiglia.
Se amate l’arte e l’architettura, sicuramente non vi farete sfuggire questa bellezza siciliana, simbolo della città di Palermo ed importante luogo di culto per i cittadini.
La Martorana
La Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, nota come “La Martorana” fu costruita nel 1145 da Giorgio d’Antiochia, ammiraglio di Ruggero II; la chiesa deve il suo nome “La Martorana” al vicino monastero fondato nel 1193 da Eloisa Martorana.
In età aragonese fu ceduta (1438) dal re Alfonso “il Magnanimo” al suddetto monastero. Le monache del convento benedettino erano famose per la preparazione della frutta di marzapane, detta “frutta di martorana” , che ancora oggi ci rallegra gli occhi e il palato sopratutto in occasione della palermitana “festa dei morti” del 2 novembre, giorno in cui i coloratissimi e prelibati dolcetti vengono preparati.
Chiesa di Sant’Ignazio all’Olivella
Autentica perla del barocco palermitano, la chiesa di Sant’Ignazio all’Olivella sorge nell’omonima piccola piazzetta in prossimità del teatro Massimo, nel Mandamento Castellammare.
Fu costruita tra il 1598 e il 1622 dai Padri Filippini, stabilitisi a Palermo nel 1594, su progetto di Antonio Muttone. La facciata, completata tra il 1655 ed il 1690, è caratterizzata dalla presenza di due torri campanarie gemelle, da una profusione di colonne, lievemente aggettanti, da portali e statue che, sull’esempio di coeve realizzazioni romane, trasformarono la facciata della chiesa in un magnifico e sontuoso documento barocco. Una larga gradinata, racchiusa da cancellata in ferro, conduce ai portali, eseguiti intorno al 1690, con porte lignee di fine intaglio.
Catacombe Cappuccini
Realizzate nel 1599 dai Padri Cappuccini e situate nei sotterranei della Chiesa di Santa Maria della Pace; di forma rettangolare e composta da gallerie. Inizialmente usata come sepoltura dei corpi dei frati, dal 1601 la sepoltura fu ingrandita a causa delle richieste dei nobili che vollero essere mummificati per “sconfiggere” la morte e in tre secoli vennero collezionati oltre 8.000 salme imbalsamate.
I corpi sono suddivisi seguendo una logica: per sesso, categoria sociale e professione: il primo ad essere stato inumato all’interno delle catacombe fu frate Silvestro da Gubbio il 16 ottobre del 1599; la più recente risale al 1920 ed è quella di Rosalia Lombardo, una bambina di due anni, posta all’interno di una bara di cristallo, divenuta simbolo delle Catacombe.
Mercato del Capo
Uno dei mercati storici di Palermo, di carattere popolare, con un aspetto davvero simile ai tipici suk orientali.
Le botteghe iniziano a prendere vita al mattino presto: un intricato susseguirsi di bancarelle, sulle quali i bottegai espongono le proprie merci, attirando abitanti e turisti che si soffermano a osservare, assaggiare, contrattare o acquistare.
Ad attirare l’attenzione sono principalmente i generi alimentari: dal pesce alla carne, dalle olive al pane, dalla frutta alle spezie posizionate in ordine cromatico, i prodotti vengono ordinati quasi artisticamente creando un contesto inimitabile di colori, odori e sapori.
Le usanze del Mercato si rinnovano e si mescolano, permettendo al quartiere Capo di rinascere, ogni giorno come in passato.
Mercato di Ballarò
Il millenario mercato storico di Ballarò, un coloratissimo corridoio di bancarelle stracolme di mercanzie provenienti da tutto il mondo, aromi speziati, profumi e colori di frutta e verdura disposta in modo scenografico, si sente l’abbanniata, il richiamo dei venditori per attirare i potenziali acquirenti, l’originale street food e la street art, simbolo del modello di partecipazione sociale che ha generato in questi anni la sua comunità.
Mercato della Vucciria
La storia di Palermo, più che nei libri, sta nelle sue strade, nei suoi vicoli, nei suoi palazzi, nelle sue chiese, nei suoi monumenti, nelle sue fontane e anche nei suoi ruderi talora non ancora rimossi: segni della storia, del tempo e qualche volta dell’incuria dei suoi cittadini.
La Vucciria è uno dei mercati storici più antichi di Palermo, si trova nel cuore dell’antico “quartiere della Loggia” in un quadrilatero compreso tra le attuali Via Roma, Piazza San Domenico, Via Cala e Corso Vittorio Emanuele.
Un luogo che si popola di una moltitudine di avventori locali e di tanti turisti italiani e stranieri, vogliosi di degustare i prodotti della gastronomia locale (quella povera, del popolo, ricca di colori ed odori, bella per gli occhi e inebriante per il palato), o magari per bere qualche “drink” ascoltando musica fino a tarda notte.
Piazza San Domenico
Situata su Via Roma, Piazza San Domenico prende il nome dalla basilica che ospita, la più grande dopo la Cattedrale.
Davanti alla bellissima facciata della Chiesa di San Domenico, pantheon della città di Palermo si erge solenne la colonna dell’Immacolata Concezione.
Questo monumento fu voluto dal re Carlo VI e fu progettato dall’architetto Tommaso Maria Napoli per la piazza di San Domenico denominata in quel tempo Piazza Imperiale.
Palazzo dei Normanni
La più antica residenza reale d’Europa, oggi sede dell’Assemblea regionale siciliana.
Precedentemente, è stata la dimora dei sovrani del Regno delle due Sicilie e sede imperiale con Federico II e Corrado IV.
Per la sua particolarissima struttura e per lo splendore della Cappella Palatina ospitata al suo interno, il Palazzo dei Normanni attira ogni anno numerosissimi turisti.
Un’altra pregevole testimonianza della diversità di popoli e culture che hanno fatto la storia di Palermo.
Cappella Palatina
La cappella Palatina si trova all’interno del Palazzo dei Normanni, voluta da Ruggero II d’Altavilla, primo re normanno di Sicilia e utilizzata da quest’ultimo come cappella privata nel 1130.
Un vero capolavoro architettonico con splendidi mosaici bizantini che la abbelliscono, colonne in marmo cipollino e granito, dipinti che ritraggono episodi tratti dal vecchio e nuovo testamento e altre decorazioni musive che ritraggono in forma allegorica la storia del regno siciliano.
La cupola della cappella ospita la suo centro la figura di Cristo, nell’atto di benedire, attorniato dagli arcangeli.